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Rudi Pergar

(1936)

Rudi Pergar nasce il 3 aprile 1936 a Predmeja. Si diploma al Ginnasio di Ajdovščina nel 1957 e nel 1963 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Ljubljana sotto la guida del professor Maksim Sedej. È insegnante d’arte presso la scuola elementare Milojka Štrukelj di Nova Gorica dal 1964 al 1978, dopodiché inizia a dedicarsi al restauro.

Nel 1981 inizia a lavorare a tempo pieno presso l’Istituto per la protezione dei monumenti di Nova Gorica, poi diventato Istituto per la protezione del patrimonio naturale e culturale (ZVNKD). Due anni dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti, dove consegue il titolo di restauratore specializzato nel 1985. In qualità di restauratore dell’Istituto ZVNKD esegue molti lavori di restauro nella parte settentrionale del Litorale, soprattutto in edifici sacri, tra cui la chiesa commemorativa di Javorca. Dal 1968 è membro dell’Associazione Slovena di Belle Arti. È anche membro del gruppo internazionale 2xGO, che riunisce artisti di nazionalità slovena e italiana da entrambi i lati del confine. Dal 1968, anno della sua prima mostra personale a Kranj, presenta i suoi dipinti e le sue opere grafiche in diverse mostre personali a Milano, Nova Gorica, Capodistria e Ljubljana. Partecipa a numerose mostre collettive in patria e all’estero. Nel 1997 riceve il premio France Bevk per i molti anni di fruttuoso lavoro nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale, nonché per le sue conquiste creative nella pittura.

“… Sono sempre alla ricerca della luce …”

Opera

Nella sua lunga carriera, durata più di 50 anni, il pittore e grafico accademico Rudi Pergar ha creato un’opera vasta e variegata, composta da diverse fasi stilistiche, che rivela le sue costanti reazioni ai cambiamenti stilistici e tecnologici dell’arte della seconda metà del XX secolo. Il suo lavoro è stato influenzato anche dalla sua intima conoscenza della pittura medievale e dalle antiche tecniche apprese durante il lavoro di restauro e copia degli affreschi. Nelle sue prime esplorazioni della pittura non figurativa negli anni Sessanta hanno un ruolo fondamentale i colori caldi e luminosi applicati alla superficie pittorica “con tratti spontanei ed espressivi”. Alla fine degli anni Sessanta segue l’astrazione geometrica come “una disciplina artistica altamente razionale che rifugge da ogni emozione ed espressività”. All’inizio degli anni Ottanta c’è una svolta: influenzato dal movimento della ‘nuova immagine’, Pergar sostituisce le superfici di colore puro con una pittura figurativa utilizzando i colori chiari che lo caratterizzano. È ispirato anche dalle avanguardie degli anni Venti e dall’Espressionismo astratto degli anni Cinquanta. Negli anni Novanta compare nella sua opera il paesaggio come fonte inesauribile di ispirazione. Il suo luogo preferito da ritrarre è il Litorale, dalle montagne e dal fiume Isonzo fino al mare.

Portale
1974 | serigrafia su carta

Struttura C
1980 | serigrafia su carta