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Riko Debenjak

(1908 – 1987)

Il pittore e grafico Riko Debenjak è uno dei principali rappresentanti della scuola d’arte grafica di Ljubljana. Nasce nel 1908 a Kanal ob Soči. Nonostante il profondo attaccamento al luogo di nascita, all’inizio del fascismo emigra in Jugoslavia dal fratello Tone, dove trova lavoro alle ferrovie. Frequenta le scuole a Belgrado. Lì si diploma nel 1937alla Scuola d’Arte e poi al Corso accademico superiore di pittura. Al termine degli studi è l’unico tra tutti gli allievi a esporre le sue opere insieme ai professori alla Mostra autunnale dell’anniversario e, nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale a Belgrado, visitata anche dagli allora rappresentanti sloveni nel governo di Belgrado, durante la quale riesce a vendere quasi tutte le opere esposte.

Dal 1937 al 1950 si dedica principalmente alla pittura. Nel 1957, su invito del grafico J. Friedlaender, si reca nello studio dell’artista a Parigi, dove crea una serie di grafiche colorate con motivi del Carso e l’impressione Človek in prostor (Uomo e spazio), un eco del primo volo dell’uomo nello spazio.

Nel 1960 assume la direzione della cattedra di arti grafiche all’Accademia di Belle Arti di Ljubljana. Dal 1961 al 1964 ricopre diverse cariche, tra cui quella di membro e presidente dell’Associazione Slovena di Belle Arti e dell’Associazione Jugoslava di Belle Arti.

Quando si ritira nel 1973, riesce a completare il suo ciclo più grande Magične dimenzije (Dimensioni magiche), facendo conoscere il suo nome e quello della Scuola d’arte grafica di Ljubljana in tutto il mondo.

“Credo profondamente nella luce e nella materia…

Opera

Debenjak è uno dei più importanti artisti grafici sloveni del XX secolo ed è considerato uno dei fondatori della Scuola di grafica di Ljubljana. Introduce la sperimentazione nella grafica, in particolare nell’acquaforte e nell’acquatinta, dove cerca di sfruttare tutte le possibilità della calcografia, compresi i successivi interventi nella matrice e l’introduzione del colore in entrambe le tecniche, che diventano un tratto distintivo della Scuola di Ljubljana. La sua opera grafica comprende l’acquaforte (colorata), l’acquatinta (colorata), una combinazione di acquatinta e acquaforte colorata, la litografia (colorata), la xilografia (colorata, con gradazione di colore, con slavatura), la linoleografia, la puntasecca, il reservage e altre combinazioni di tecniche.

Inizia a lavorare con la grafica durante gli studi a Belgrado e, durante la Seconda guerra mondiale, Božidar Jakac lo spinge ulteriormente in questa tecnica, fino a quando, intorno al 1955, la grafica si impadronisce della sua opera. La litografia a colori è il mezzo con cui realizza il suo primo ciclo grafico, Panjske končnice (Arnie dipinte) (1951-53), per il quale utilizza formati più grandi e motivi tratti dall’etnologia e dal paesaggio. Spesso raffigura le Kraševke (Donne del Carso) e le Istranke (Donne dell’Istria), inizialmente in modo espressivo, riducendole gradualmente a elementi compositivi essenziali e raffigurandole in silhouette, finché nella seconda metà degli anni Cinquanta si evolvono in un segno astratto. Il culmine di questa rappresentazione viene raggiunto con l’opera Kraška kariatida (Cariatide del Carso) (1957).

Negli anni Cinquanta, la sua arte si orienta verso un linguaggio astratto con una forte enfasi sulle linee e sulle superfici. Questa transizione culmina nella serie Magične dimenzije (Dimensioni magiche) (1957-76), ispirata all’esplorazione dell’universo e ai temi dell’umanità posizionata nell’infinità dello spazio e del tempo. Negli anni Cinquanta sperimenta la tecnica dell’acquatinta in combinazione con altre (incisione, acquaforte) e la sua esplorazione delle tecniche di arte grafica è influenzata in modo significativo dalla sua permanenza presso Friedlaender a Parigi nel 1957, dove perfeziona la combinazione di tecniche e le modalità di stampa.

La sua mostra del 1953 al Museo d’Arte Moderna insieme a Stane Kregar rappresenta una svolta e in Slovenia apre le porte al modernismo e all’astrazione. Oltre al suo lavoro indipendente, realizza progetti grafici per francobolli e, come insegnante, educa generazioni di artisti grafici che continuano la tradizione riconosciuta a livello internazionale della Scuola di grafica di Ljubljana.

Gatto selvatico
1958/1987 | EA | acquaforte su carta

Ricordo di Venezia
1953/1987 | EA | xilografia su carta