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Franko Vecchiet

(1941)

Franco Vecchiet nasce a Trieste dove tuttora vive e lavora. Dopo il liceo classico studia arte ad Urbino, frequenta la sezione di incisione all’Accademia di Ljubljana e diversi corsi di grafica presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, nell’ambito dell’Académie Goetz pour la Gravure, e per un periodo studia in diverse accademie a Parigi. All’inizio del suo percorso artistico è determinate la lunga frequentazione e collaborazione con Augusto Černigoj, e più tardi con Luigi Spacal.
Sebbene nei primi vent’anni del suo percorso artistico si sia dedicato esclusivamente alla grafica in varie tecniche, specializzandosi particolarmente nelle tecniche di stampa in rilievo, con il tempo il suo interesse si estende anche ad altri ambiti e possibilità espressive, come la pittura, il lavoro nello spazio, il disegno, il collage e il libro d’artista.

Dal 1980 assume la direzione della Galleria TK a Trieste, punto d’incontro con gli artisti dell’Est europeo. Cura varie mostre antologiche, scrive su Luigi Spacal nel catalogo della mostra al Museo Revoltella a Trieste, e alla Galleria d’arte Moderna di Lubiana, su Augusto Cernigoj al Museo Revoltella, e per la mostra “Artisti del Novecento tra Italia e Slovenia” al Salone degli Incanti a Trieste.

Insegna alla Scuola dell’Acquaforte Carlo Sbisà a Trieste. Collabora inoltre con varie scuole ed istituzioni in Italia e all’estero, come la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, l’Accademia Superiore d’Arte a Parigi, l’Accademia di Timisoara nell’ambito del programma Fulbright, l’Università dell’Indiana negli Stati Uniti.
Allestisce oltre settanta mostre personali realizzando numerose installazioni in varie città in Italia, Francia, Slovenia, Austria ed America. Sue opere si trovano in varie collezioni e musei. Nel 1989 gli viene conferito il Premio nazionale del fondo Prešeren a Ljubljana. Nel 2004 vince il concorso internazionale per la realizzazione del mosaico sulla piazza Transalpina a Gorizia in occasione dell’entrata di nuovi dieci stati nell’Unione Europea. Nel 2009 gli viene conferito il Grand Prix alla Biennale Internazionale di Incisione di Parigi a Sarcelles.

“… l’artista segue un mondo in continuo cambiamento e, come tale, è sempre vittima di se stesso, poiché deve andare avanti, indipendentemente dal fatto che la sua situazione attuale sia buona o cattiva…

Opera

I fogli stampati confermano l’irrefrenabile impulso di ricerca di Vechiet: il processo creativo rappresenta per lui un’opportunità continua di sublimare esperienze e conoscenze già acquisite, integrandole con elementi nuovi, anche quotidiani, ma inconsueti per la creazione artistica. Così le piastrelle da cucina, usurate e appena rimosse dalle pareti del suo spazio abitativo, o meglio le strutture in rilievo del loro lato posteriore, diventano matrici grafiche.

Attraverso un complesso processo di stampa a rilievo, la collografia, l’oggetto scartato viene rivitalizzato in una nuova visione universale, determinata nella forma e nell’espressione esclusivamente dalla poetica dell’autore. In tal modo l’autore rende possibile una percezione e una riflessione libera, ma per il singolo ancor più mistificata. E se in questo contesto è concessa allo spettatore un’interpretazione completamente libera, sorprende in modo particolare l’attrazione materiale — quasi fisica — che invita a un contatto sensoriale diretto e concreto.

 

Senza titolo
1986 | EA | serigrafia a colori su carta

Senza titolo
1986 | EA | serigrafia a colori su carta