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Danilo Jejčič

(1933)

Nato nel 1933 ad Ajdovščina, dopo aver completato la Scuola di Design, Jejčič frequenta il corso di pittura dal prof. Gabrijel Stupica all’Accademia di Belle Arti di Ljubljana, dove si laurea nel 1971. Inizialmente lavora come docente d’arte e, dalla fondazione fino al 1996, dirige la Galleria Pilon ad Ajdovščina, lasciando un’impronta significativa. È infatti uno dei promotori della creazione della collezione delle opere degli amici di Pilon ed ha un ruolo attivo nella progettazione della collezione artistica, poiché nel corso della sua lunga carriera raccoglie numerose opere d’arte, tra cui furono rappresentati anche autori italiani, risultato di un rapporto duraturo che coltiva per decenni con artisti di oltre confine, anche nel periodo in cui questo era meno permeabile. Tuttora vive e lavora ad Ajdovščina.

“L’arte può catturare il momento, fermare il trascorrere del tempo, almeno preservare il ricordo. Per i più forse non significa nulla, ma per alcuni sì!”

Opera

Danilo Jejčič si occupa della problematica del linguaggio geometrico, concentrandosi in particolar modo su una superficie geometrizzata, iniziando così a modellare il proprio spazio con una visione anticipata della bellezza delle forme pure, a cui possiamo anche attribuire un certo grado di giocosità, o meglio, di eccitazione, che deriva dall’approccio consapevole dell’artista alla costruzione, a strutture composte da unità modulari scelte con attenzione. Jejčič crea davanti ai nostri occhi una sorta di strana e fredda poetica, una poetica dettata dalla contemporaneità tecnologica, un poetica che va fatta notare dai prescelti, che come tali meritano l’appellativo di artisti. Per la semplice ragione che il mondo nel tempo è andato sviluppando quel settore artistico che lascia da parte l’imitazione e l’interpretazione della realtà ottica per credere agli impulsi prestigiosamente razionali dell’espressione artistica.

Jejčič inizia la sua attività espositiva negli anni ’60 con mostre grafiche collettive, mentre la sua prima mostra personale la tiene insieme a Nedeljko Pećanec nel 1972 a Kranj e a Capodistria.

Da allora espone sia in patria che all’estero. Inizia ad esporre a livello internazionale con il gruppo artistico 2XGO e in seguito con il gruppo Laboratorio 7 insieme ad artisti italiani. Partecipa a più di 45 mostre internazionali.

Jejčič è uno dei più noti grafici del Litorale sloveno ed è anche uno dei pochi artisti litoranei ad essere annoverato tra gli artisti dell’arte visiva contemporanea slovena. Da oltre quattro decenni è stilisticamente orientato verso l’astrazione geometrica, che negli anni ’70 lo avvicina al gruppo dei Neocostruttivisti. Gli elementi geometrici con le loro variazioni e la scelta di colori, sono rimasti il filo conduttore anche nella sua produzione successiva, nella quale non rinuncia alla serigrafia a colori, malgrado le opzioni grafiche più facili e rapide messe a disposizione dalla tecnologia informatica.

Oltre alla grafica, Jejčič si dedica alla fotografia, che nel ciclo Alfa ed Omega inizia ad integrare nel suo operato grafico.

Rondo 4
16/50 | 1978 | serigrafia su carta, originale

Campi sezionati
18/25 | 1980 | serigrafia su carta, originale