Opera

Zuljan si esprime in diverse tecniche, tra cui acquerello, gouache, olio, tempera, grafica e disegno, concentrandosi principalmente su paesaggi del Carso e dell’Istria, che rappresenta poeticamente con una ricca gamma di colori vivaci, seguendo a modo suo la tradizione figurativa del paesaggismo. Utilizza colori vividi in armonia ottica, combinando direttamente audaci pennellate larghe con la spatola per ottenere un morbido tremolio della luce. Tra le sue opere si annoverano Vento da nord-est (1957), Nevicata (1972), Motivo da Trnovica (1973, premiato), Casa con colonna (1975), Casa con ballatoio a Ricmanje (1975), Gelso (1978), Albero-oggetto (1978), Porta bizantina (1985), Tonalità grigie (1985), Frammenti di architetture sommerse (1988), Forze misteriose (1988). Negli ultimi anni dipinse in uno stile più personale, dove l’astratto lasciava spazio alla figuratività del corpo umano.

Dal 1962 partecipa a oltre 60 mostre collettive e a più di 20 mostre personali. Nel 1990 prende parte al restauro della chiesa parrocchiale di Mačkolje, restaurando due antichi affreschi degli ex altari laterali, dipingendo le pannellature in legno delle pareti, le panche e il soffitto sopra il presbiterio, e ripristinando l’antica iscrizione sull’arco “MOJA HIŠA JE HIŠA MOLITVE” (“LA MIA CASA È UNA CASA DI PREGHIERA”).