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Avgust Černigoj

(1898 – 1985)

Avgust Černigoj, figlio di Massimiliano di Dobravlje e di Marija Grgič, nasce il 24 agosto 1898 a Trieste. Dal 1912 al 1916 frequenta la scuola d’arte applicata a Trieste, specializzandosi in pittura decorativa. Dal 1920 al 1922 insegna disegno a Postumia e nel 1922 sostiene a Bologna l’esame per l’abilitazione all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte nelle scuole superiori. Già nell’autunno dello stesso anno si iscrive all’accademia di Monaco, per poi trasferirsi a Weimar, alla celebre Bauhaus. Nell’agosto del 1924, presso la Scuola Tecnica Superiore di Ljubljana, dove l’anno successivo avrebbe insegnato, allestisce la prima mostra costruttivista – una sintesi di azione artistica e rivoluzionaria sociale. Collabora con la rivista Novi oder (nuovo palcoscenico) di Delak e con la rivista Tank (carro armato).

Nell’autunno del 1925, dopo essere stato perseguitato politicamente a Ljubljana, torna a Trieste, dove organizza una scuola privata e continua a promuovere il costruttivismo. In quel periodo lavora anche come scenografo e costumista per il Teatro popolare di San Giacomo. Per mantenersi, lavora come imbianchino su navi transoceaniche e successivamente come decoratore. Durante la Seconda Guerra Mondiale dipinge diverse chiese nel Litorale sloveno (San Giovanni di Duino, Knežak, Bač, Košana, Rečica), ma è di grande importanza anche il suo lavoro pedagogico.

Dopo il 1946, fino al pensionamento nel 1970, insegna al ginnasio reale sloveno e all’istituto magistrale di Trieste. Trascorre gli ultimi cinque anni della sua vita a Lipica, dove, nella galleria che porta il suo nome, sono conservate oltre 1400 delle sue opere.

Muore il 17 novembre 1985 a Sežana, dove viene anche sepolto. Partecipa a numerose mostre in patria e all’estero, ricevendo diversi premi, tra cui nel 1976 il Premio Prešeren alla carriera. Nel 1981 è nominato membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze e delle Arti della Slovenia (SAZU). A lui sono intitolate due vie a Sežana e a Ljubljana.

“La nuova arte non è individuale. La nuova arte non è un lusso. La nuova arte non è tradizionale. La nuova arte è l’espressione collettiva della nuova generazione. La nuova arte è la bellezza della nuova religione. La nuova arte è la bellezza della nuova giustizia.

Opera

Il suo carattere sempre aperto alle novità, non convenzionale e anticonformista, riflesso sia nella sua arte che nella vita privata, assume una posizione combattiva e rivoluzionaria dopo il breve ma intenso periodo alla Bauhaus. Nel 1924, a Ljubljana, pone senza compromessi le basi del costruttivismo sloveno. In questi anni Černigoj vive e crea intensamente nello spirito avanguardista, diffondendo ampiamente il costruttivismo. Non c’è tecnica in cui Černigoj non si sia cimentato, padroneggiandola con maestria, e il suo ricco e straordinariamente variegato corpus di opere ne è testimonianza.

Due sono le caratteristiche fondamentali del suo lavoro degne di nota: la prima è il suo immenso amore per un’espressione cromatica vivace, in cui anche le combinazioni di colori più inusuali e apparentemente impossibili prendono vita in modo armonioso, efficace e pieno di significato. La seconda caratteristica, che permea tutte le opere dell’artista, è una quasi infantile giocondità e leggerezza con cui si avvicinava alla creazione, visibile soprattutto nei suoi disegni, acquerelli e varie tecniche grafiche.

Scquarcio 1
1970/1985 | EA | 21/99c | serigrafia su carta

Senza titolo
senza data | a.p. / EA | 70/85 | linoleografia su carta